Editoriale rivista n°14 – Dicembre 2018 – Dolore lombare
Dott. Marco La Grua
Terapia dolore rachideo
Trattamento del dolore lombare e radicolare
Nel campo del trattamento del dolore rachideo, a differenza di altri settori della medicina, si concretizza la presenza di molteplici figure professionali, ognuna delle quali si attribuisce pieni titoli per gestire adeguatamente situazioni dalle più banali alle più complesse. A queste figure spesso se ne affiancano altre che, con meno titoli, propongono l’utilizzo di terapie più o meno validate e a volte di pseudo-terapie (per dirla con l’espressione coniata da un Collega, fuffa-terapie!).
Il risultato finale di questa situazione spesso è quello di generare confusione e sfiducia nei pazienti, che possono ritrovarsi nel migliore dei casi a vagare da uno specialista all’altro e nel peggiore ad affidarsi a trattamenti che di frequente non hanno nessuna base in termine di evidence o, peggio, in termini di scienza.
Può essere sorprendente per alcuni scoprire come alcuni dei trattamenti correntemente proposti ed utilizzati non abbiano alcuna evidenza, ma ancora più sorprendente è vedere quanto esteso ne sia l’utilizzo.
Dalla terapia alla medicina del dolore
Per quanto ci riguarda, abbiamo da sempre tentato di affrontare il dolore del singolo paziente non con una terapia standardizzata, ma abbiamo piuttosto ricercato in un approccio multidisciplinare e multimodale la “personalizzazione” della terapia sul paziente, abbandonando al tempo stesso quella empiricità che per anni è stata connaturata nella nostra disciplina e che adesso deve scomparire nel passaggio ormai irreversibile dalla “terapia” alla “medicina” del dolore.
Basandoci su questi presupposti abbiamo deciso di incentrare questo numero della rivista su una revisione della letteratura riguardante le attuali evidenze dei trattamenti utilizzati per il dolore rachideo, ben consapevoli dell’impegno che questo ci avrebbe richiesto; abbiamo cercato di affrontarlo nel modo più completo ma sintetico possibile, tenendo conto della molteplicità degli strumenti terapeutici a disposizione, oltre che della varietà dei quadri clinici da affrontare e limitando però il nostro campo di azione a quanto impieghiamo giornalmente nel trattamento delle patologie dolorose del rachide nel nostro Spine Center.
Abbiamo così scelto di non includere in questa revisione il campo delle medicine “complementari” o “alternative”, perchè non le utilizziamo ed anche perché ben poco è disponibile in termini di ricerca EBM in questi settori.
Il risultato della revisione non è certo da considerarsi una guida definitiva alle evidenze in medicina del dolore, ma piuttosto rappresenta uno spunto ed uno strumento per lavorare secondo parametri di “scienza”.